Difficilmente una donna riesce a liberarsi dal ricatto del piacere. Tutta la sua vita è valutata rispetto alla bellezza. Le bambine, proprio ieri, a scuola mi hanno detto: “È davvero fastidioso quando gli adulti mi guardano e mi dicono: come sei carina! e magari mi strizzano le guance, vorrei essere mio fratello, con lui non lo fanno!”.

E, in effetti, il dover essere carine per piacere agli altri è una richiesta che viene fatta solo per il femminile, prima bisogna essere carine e poi quando cresciamo provocare il giusto, quel tanto da non essere molestate, violentate, uccise. Il “se lo è meritato” lo conosciamo bene.

Il ricatto del piacere colpisce le ragazze, difficilmente si riesce a rimanerne fuori. Basti pensare alle varie tiktoker e alla mercificazione dei corpi o ai disturbi alimentari.

Eroine, Wonder Woman, carine, bombe sexy, procreatrici per il Paese, poi, a un certo punto, diveniitiamo vecchie, grazie a Dio e ci lasciano in pace perché la nostra funzione è terminata. Insomma, non serviamo più, nemmeno agli anziani che rivolgono lo sguardo alle ragazzine (sapete quante molestie riceve una ragazza in un giorno da uomini molto attempati? Tante).

Così, quando la ginecologa mi ha detto che le mie ovaie si stavano atrofizzando, quando guardo il mio corpo cedere al tempo e non posso farci nulla nemmeno se volessi -la chirurgia plastica per me non è un’opzione- e mi sono rotta di perdere tempo in attività che odio e detesto, ho pensato una sola cosa: EVVIVA!

Forse ha ragione Elisabetta Franchi ( e qui sono ironica) ma una donna, può essere persona con il fine unico di esistere per sé, solo dopo aver assolto il ricatto del piacere, compiacere, servire ( in tutti i sensi) la società patriarcale. Solo dopo gli “anta”, triste, amara verità.

Ci sono un paio di anziane, molto anziane, donne bellissime che portano i loro cani la mattina nel campetto sotto casa mia, così, spesso ci facciamo due chiacchiere. L’altro giorno, una di loro -che ha una giacca fucsia che le invidio un sacco e ha passato gli ottanta- ha detto: “Io comunque, mi sono occupata tutta la vita di mio marito e dei miei figli, ora mi sveglio e la cosa bella è che devo pensare solo a me”.

Bisogna essere anziane e vedove perché succeda?

Il problema è che da sole non ce la possiamo fare, non basta tutta la volontà del mondo per resistere al ricatto del piacere e, non ci rendiamo conto che le leggi al tutela del femminile e del welfare sono l’unica risposta possibile per cambiare i nostri destini nella ricerca  dell’ultima crema anti-age o dell’ultima diet eppure per ora, l’unica nostra salvezza è invecchiare.

Così non mi resta che celebrare le mie ovai che si stanno atrofizzando, le mie rughe che aumentano di pari pass con la ciccia e il mio corpo in discesa libera. Una bambina ieri ma detto. “Perché quando si invecchia ci rimpiccioliamo?”. Aspetto di rimpicciolirmi, ed è fatta!

Penny

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2 comments on “Invecchiare, per le donne, non è poi così male. Si smette di dover piacere e si pensa a sé.”

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