Mi sono fissata che non posso più far finta di niente, è stata la mi a figlia grande a lavorare ai fianchi. Prima ha iniziato a insistere sull’umido, poi sullo spreco, sulla plastica un’ossessione, poi sulla filiera della carne. Un giorno, al telefono, mentre eravamo in vacanza, mi ha detto: “Sono diventata vegetariana”.

“Non è un problema mio” le ho risposto “non pensare che mi sbatta per cucinare!”.

Il 15 di agosto, davanti a una salsiccia ha capitolato, ma mi ha fatto promettere che avremmo mangiato poca carne e ci saremmo accertati della provenienza.

Ho promesso ma ho incrociato le dita dietro alla schiena!, però, come sempre, poi ripenso alle cose che mi dice, anche i pensieri hanno bisogno di tempo.

Un giorno, sempre in vacanza, eravamo in macchina e ha esordito: “Per lo più ho deciso che comprerò i vestiti dall’usato, voglio cercare di vivere in modo più etico possibile”. Come se avesse preso 110 e lode alla laurea, mi sono sentita piena e mi sono commossa.

Da quel momento ho cambiato alcune azioni della mia vita, perché voglio imparare da lei, che è giovane e spesso tutti noi- compresi i professoroni- con la nostra presunzione, i nostri ragazzi li denigriamo, non capendo che hanno molto da insegnarci, basterebbe dargli uno spazio di ascolto. Invece, il nostro mondo ha un modello unico: maschile, eterno, dai 50 in giù, attaccato alla poltrona, ovvero, irremovibile e che non si fa eredità facendo un passo indietro.

Ps1; ditemi voi come possono appassionarsi alla politica i nostri ragazzi e ragazze non essendo minimante rappresentati!

Ps2; per questo lasciare lo spazio alle donne vorrebbe dire permettere uno spazio altro, allargare gli orizzonti, ma questa è un’altra storia o forse no.

Comunque ho iniziato a modificare alcune azioni: mi sono fatta un giro in rete e ho prodotto il detersivo per i piatti, quello per lavastoviglie e un multiuso, sto ricavando spazio -che fa tanto bene- e eliminando parecchia plastica.

Avendo solo la moto, tra l’altro, fare la spesa al supermercato, è diventato un po’ più semplice.

Ho comprato shampoo e balsamo solidi e le due sono costrette a fare docce più corte e a farseli bastare 😅. A questo punto mica possono tirarsi indietro!

Venerdì ho comprato delle pentole antiaderenti, le mie erano del 15-18. Ho deciso che la domenica sera la dedico alla preparazione dei pasti per la settimana, in frigo non faccio mancare: un legume, un cereale, tante verdure, humus e poca carne nel congelatore. Con gli avanzi ho imparato a fare un torta salata, le mie due figlie hanno pure sgranato gli occhi😂

Ps: cercatevi Meal Prep e troverete tutto.

Sempre sabato, sono andata nel mio negozietto preferito in montagna, un negozietto dell’usato solidale e mi sono comprata due giacche spigate bellissime, una pesante e una leggera, più una camicia: totale 35 euro.

Ho deciso di farmi l’abbonamento al “Il Post”, anche quello sotto suggerimento di mia figlia, 8 euro al mese sono cibo per la mente.

Voglio partecipare al mondo e occuparmene per come posso, voglio conoscere e sapere, voglio che la povertà e il clima siano un mio problema. Voglio sfidare tutti i cliché che ci vogliono chiuse dentro allo spazio famigliare.

Voglio essere la versione migliore di me, anche se questo mi costringe ad uscire dalla zona confort.

Un’amica di mia figlia, un po’ di giorni fa, mi ha detto: “Sai, Ludo è così fiera di questo tuo nuovo slancio green, ne parla con tutti”.

Mi sono messa a ridere, ma è così bello, ogni tanto, rispondere alle aspettative dei figli, è bello pensare che posso ancora fare qualcosa per chi sta peggio di me, che le mie azioni scatenano reazioni dall’altra parte del mondo e che ad insegnarmelo è stata una ventenne: mia figlia.

È bello, dà speranza, e non mi fa sentire un pezzo da museo -come qualche adulto che conosciamo- chiuso dentro alle sue certezze, mi fa sentire bene, parte attiva e viva.

Certo, faccio fatica, ma sempre meno, questione di abitudine. E poi mi centra, mi riporta al senso, al desiderio, quello reale.

E mi avvicina alle mie figlie e, ai figli del mondo, quelli che non vedo ma so che ci sono e subiscono le conseguenze del nostro agire; li penso ed è questo -non il sacrificio solo per le mie ragazze- che mi permettere di sentirmi davvero madre.

Penny ♥️

Io vi abbraccio.

https://www.ragazzimondadori.it/libri/la-scuola-e-di-tutti-le-avventure-di-una-classe-straordinariamente-normale-cinzia-pennati/

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https://www.giunti.it › catalogo › il-…Il matrimonio di mia sorella – Giunti

2 comments on “Quando i figli ci insegnano ad essere migliori. Permettere il superamento.”

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