Ieri sera ho portato fuori a cena le mie figlie, forse perché mi sento in colpa, visto che a Pasqua non ci sono, forse perché in campo neutro ci distraiamo meno 😅 e riusciamo davvero a dedicarci quel tempo.

È un po’ di giorni che il tema dell’amore gira in casa nostra. Mi ronza nella testa.

Mi chiedo perché- generalmente-gli uomini, i ragazzi, siano più indipendenti rispetto all’amore. Perché le donne e le ragazze siano in attesa e abbiano più bisogno di conferme.

Magari mi sbaglio ma la percezione è quella che il femminile cerchi l’amore come coronamento ed entri più in crisi durante la lontananza o il conflitto, come se avessimo una paura costante di perdere l’oggetto amato. A me è successo così, poi sono diventata femminista e mi sono separata.

Ad ogni modo, ieri sera ne parlano con le mie ragazze e ho chiesto un loro parere, una mi ha detto: “ Stai scherzando vero? Per quanto tu abbia una famiglia che ti spinga all’autonomia e le cose siano cambiate, il substrato culturale è sempre quello, fin da bambine, che il nostro coronamento è sposarsi e avere dei figli”.

Si è acceso un dibattito e non ricordo chi delle due ha detto: “Non avere un ragazzo porta con sé ancora dei giudizi, sei marchiata, averlo dà sicurezza rispetto al sociale”.

In effetti, ho pensato che una delle prime cose che si chiede ad una donna è se ha dei figli o se è sposata.

C’è questa frase che mi risuona nella testa e vorrei che le mie figlie arrotolassero e tenessero in tasca come memoria: “Accettiamo l’amore che pensiamo di meritare”.

Accettiamo, a volte, senza chiederci davvero cosa desideriamo, concentrandoci- come ci hanno istruito- sul soddisfare il desiderio dell’altro e sull’approvazione sociale. E l’infelicità subita è parte del pacchetto.

Si possono non avere figli, o possiamo concentrarsi sulle nostri aspirazioni e per questo non siamo meno meritevoli d’amore. Lo ripeto all’infinito alle mie ragazze.

Potrei non diventare nonna, potrebbero non farmi un nipotino ma dedicarsi a ciò che amano e sarei felice per loro. Punto.

All’uomo viene insegnato che basta a sé stesso-infatti spesso non sa chiedere aiuto- l’amore non è il primo obiettivo, né il coronamento. A un uomo non si chiede mai se è sposato o ha dei figli, si chiede piuttosto qual è il suo lavoro e questo fa la differenza nella percezione del sé.

Fa la differenza anche nei rapporti d’amore e nella capacità di immaginarsi autonomi. Poi, capita che non siano in grado di reggere le rotture, ma questo è un capitolo a parte.

La verità è che l’amore non dovremmo meritarlo. Nè accettare un’onestà approssimativa. Dovremmo desiderarci, pensarci complete prima di qualsiasi altra cosa.

Ditelo alle ragazze.

Penny ♥️

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