Vorrei rassicurare i ragazzi e le ragazze a cui si racconta che i vent’anni sono l’età del possibile, omettendo l’altra parte, ovvero, che è uno dei periodi più incerti dell’esistenza.
Soprattutto per le ragazze e la cosa migliore che mi è successa diventando grande è che ho meno paura, ho meno paura di raccontare l’indicibile, di proteggere relazioni e sistemi.
Ho meno paura di voler bene, di tagliare legami che mi fanno male, di essere tradita perché so che si può ricominciare, che il tempo lenisce le ferite e le rende sopportabili.
So che la vita sa ricominciare dal dolore, so che prima cercavo inutilmente di trasformarmi, diventare come gli altri mi chiedevano di essere, cercavo di levigare il mio corpo e il mio animo il più possibile e la morbidezza che portavo mi opprimeva.
Ora so che è il più delle volte è stata quella morbidezza a salvarmi, la capacità del mio cuore di resistere ai tagli che gli procuravo per essere più sottile, leggera, capace.
Ora so che la competizione dei corpi e non solo a cui siamo sottoposte fa male e non serve e piacere agli altri implica uno sforzo di utopia, piacere agli altri mi allontanava da me stessa, da chi ero e chi sarei diventata.
La bambina e la ragazza che sono stata è stata spinta ad una continua cancellazione la donna che sono diventata non lo permette più.
Non ho più paura di aver paura, tutto fa parte dell’esistenza e c’è stato un momento in cui ho smesso di farmi raccontare dagli altri e ho iniziato a raccontare me stessa ambendo alla dolcezza e al potere nello stesso modo. Il potere dolce di essere chi voglio.
Penny ♥️
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Hai scritto parole, in questo breve post, di grande potenza e di grande verità. In questa frase, poi, mi riconosco come se mi fossi vista in uno specchio: “So che la vita sa ricominciare dal dolore”. ♥
Un abbraccio grande.