Stamattina mi sono alzata presto. Un convegno organizzato dall’Università di Bolzano in cui vengono presentati alcuni progetti della nostra scuola.

Ieri ho sistemato tutto. Pranzo per oggi. La girl ha preparato lo zaino per il bivacco e io ho controllato che si fosse portata il necessario per il freddo. Ho chiamato mia madre perché è lei che pensa a loro. Ho firmato gli avvisi con sgridate al seguito…come firmi! La prof non crede che sia stata tu… e bla bla bla.

Mi sono preparata la valigia stamattina. Ho messo le tovagliette per la colazione, il latte in bella vista, che lo fanno scadere e sono uscita. Erano le 6.30

Quante cose fa una donna? Non solo quando si prende degli spazi per sé, ma, come in questo caso, anche quando va a lavorare ( nemmeno retribuito tra l’altro, ché noi insegnanti mangiamo con la gloria ?).

Ovviamente mi sono dimenticata di lasciare i soldi alla piccola per il bivacco! Ho perso pure un orecchino e non ho preso l’ombrello, così, fino mi sono beccata una bella ramata d’acqua?

Comunque, ora sono in macchina con le mie colleghe, immolate come me per la gloria. Chiacchieriamo allegre. E penso al tempo.

Penso al padre da qualche parte ignaro di tutto. Penso a quanto tempo spende una donna per compiacere ad un uomo nella sua vita, lo stesso che ho speso io, mentre è molto raro che agli uomini sia insegnato a rendere felice una donna.

Il mondo manca di equilibrio di genere. E non so perché lo penso, forse perché per andare a lavorare devo incastrare orari, cercare di non dimenticare, preoccuparmi per. Sentirmi in colpa nonostante sia felice di essere a questo convegno.

Io sono separata ma credo che per molte donne sposate capiti lo stesso. Non c’è equilibrio.

Dalle donne ci si aspetta che trovino la loro massima realizzazione nel matrimonio , e se ciò non avviene è vissuto come un fallimento personale. Da una donna ci si aspetta la cura.

Se invece è un uomo a non sposarsi, è perché non ha trovato la persona giusta. Certo, il matrimonio se vissuto nella perfetta uguaglianza è un’esperienza bellissima, ma, spesso, nonostante le apparenze, la situazione è diversa. Anche se noi donne tiriamo avanti  e facciamo in modo di non fallire.

Ci  ho messo tempo a capire che si fallisce in due e si ama in  due.

Stamattina pensavo a ciò che avrei dimenticato, ai bacini che, per la fretta, non ho dato alle girls, al pranzo, al bivacco, al progetto che avrei presentato, a quel pensiero in fondo alla pancia, laggiù, come un sasso di preoccupazione. Penso sia una questione di genere. La preoccupazione.

Cosí in macchina si parla del lavoro, del convegno, di quello che andremo a presentare, ciò che amiamo: il nostro lavoro e difendiamo con le unghie e con i denti come fosse una delle cose più care che abbiamo. E, forse, lo è.

Lo dico alle mie figlie con forza che il lavoro ci determina. Ci rende solide. Ci permette di essere libere. E se quella libertà è ancora intrisa di preoccupazione per quel che lasciano a casa, le cose prima o poi cambieranno. Io ne sono sicura. E, ogni volta che dedichiamo del tempo al lavoro, ai progetti, ci  stiamo impegnando perché ciò accada.

Siamo arrivate sane e salve, contro ogni previsione?. Sono qui e sono lì. A casa. Ma non smetto di provarci. Di pensare a me come fanno gli uomini.

Cerco di ricordarmi che uno vale uno. Nonostante quella cosa laggiù che ogni tanto si fa sentire.

Ognuno di noi ha le sue aspirazioni, le mie vanno oltre le mie figlie. Riguardano le donne e il loro spazio. Che è pure il mio. Cercano di schiacciare il senso di colpa per non esserci e essere altrove. In un luogo che mi definisce. Uno spazio, appunto, che mi fa crescere.

Se le rivoluzioni sono fatte soprattutto di idee e i cambiamenti concreti sono conseguenza dei cambiamenti che avvengono nel cuore e nella testa, io ci provo a cambiare le cose nel mio “dentro”.

Pensare come un uomo mi aiuta, sarebbe bello poter pensare come una donna con gli stessi diritti di un uomo.

PS: poi scrivo qui, perché so che il linguaggio è potere e la storia è nostra. Spero la stessa ❤️

Penny
#ilmatrimoniodimiasorella.

2 comments on “Pensare come un uomo mi aiuta. Vorrei pensare come una donna con gli stessi diritti.”

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