Tante donne prima di noi hanno cercato di essere se stesse, hanno lottato, alcune hanno cambiato la storia. Magari non capiterà a noi di incidere su cambiamenti importanti, ma quello che è certo è che non siamo matte se cerchiamo di determinare noi stesse e dare un calcio alle convenzioni. Non lo siamo se proviamo […] Read more…
Maternità: una narrazione senza zucchero.
Mi piace parlare con le amiche. Mi piace e so che se ho un problema loro ci sono. Non è facile raccontarsi, non sempre, soprattutto, quando ci sono di mezzo i figli. Gli uomini no, non parlano, non si confidano e se hanno un problema tendono a tenerlo per sé, come se fosse una questione […] Read more…
Dovremmo esserci amiche.
È così che dovrebbe succedere. Dovremmo capirci. Comprenderci e ascoltarci. Dovremmo prenderci le mani, stringerle e dire: io ci sono. Dovremmo non giudicarci né condannarci. Dovremmo sostenerci. Accoglierci. Essere famiglia anormale. Dovremmo sentirci. Amare di noi quello che siamo insieme. Spingerci oltre l’ordinario e avvistare lo straordinario. Esserci madri. Tirarci via dall’amore tiranno. Regalarci fiori […] Read more…
I sì che aiutano a crescere.
Lei mi telefona, è in campagna con la nonna. “Mamma, stasera c’è una festa, una specie di discoteca, ci vanno tutti, posso andare?”. La trovo sempre educata nelle richieste che manco mi sembra mia figlia?. “Te lo dico subito, in moto per quelle strade, dietro a qualche ragazzino scalmanato no” le dico chiara. “Mi accompagnano […] Read more…
Di madre in figlia. Primo comandamento: “Non deludere” .
La rabbia non è sempre negativa. Ho capito con il tempo, dopo il dolore, che entrare in contato con la propria rabbia vuol dire incominciare a fare un lavoro importante su di sé. Vuol dire imparare a districare i ricordi, disseppellire la propria volontà. A volte succedono cose che dovrebbero farci arrabbiare, invece ingoiamo o […] Read more…
Cari salviniani, non vincerete. L’umanità è più forte di voi. Le donne pure.
Lei si è fermata. Mi ha chiamato signora. Io ho alzato la testa. Mi ha sorriso e mi ha chiesto qualcosa per il suo bambino. Ho mollato il libro e mi sono tirata su. Manco l’avevo visto. Figlio come le mie. “Come si chiama?” le ho chiesto. “Fallou” mi ha risposto sorridendo. Ho pensato subito […] Read more…