Ti ho fatto i letti.
 Ti ho lavato i bambini. Ti ho messo tavola. È pronto?  Stasera cosa mangiamo? Non mi dire che sei ancora al lavoro! Cosa avrete da dirvi in tutte quelle riunioni io non lo so. Sei sicura?  Ti ha dato di volta il cervello? Chi ti ha messo in testa quelle cose?

Abbiamo tutte un limite. All’improvviso le frasi si collocano una sull’altra. Frecce nella notte, diventano chiare e nitide. Non permettono più il respiro.

Arriva il momento in cui, quel limite, fitta all’altezza del petto, dobbiamo sorpassarlo. Oppure possiamo spostarlo ancora un po’. Ma fino a quando? Fino a quando ci è concesso di tenere? E dove?

Nelle crepe della pelle, nelle giunture delle ginocchia, nelle linee sotto gli occhi, linee sottili di dolore.

Dove?

Sospenditi per venti o quarant’anni. Divora o digiuna. Vai, corri, resta. Se ti fermi sei fottuta. Scegli tu. Ma davvero possiamo scegliere?

Mettiti l’ombretto sugli occhi, colora le labbra di rosso, le gote di cipria, piedi stretti in collane di perle. Continua, non ti fermare. Se sei madre. Se sei donna. Chiudi le gambe e chiudi la bocca.

La libertà incagliata sul limite, insieme a quelle frasi. Eco nella tua vita.

Puoi decidere ora, adesso, o pensarci più tardi, rimandare ancora. Che ne sarà di te?

Puoi perderti o ritrovarti sul letto del fiume. Virginia Woolf ti guarda dal fondo. Le pietre l’hanno tirata giù.

Volevi una stanza tutta per te? Accontentati delle frasi, ti sussurra la morte.

Ma domani, anche domani va bene. Se vuoi puoi esercitare la tua libertà.
Basta che accada, prima o poi.

Che non siano le pietre a tirarti giù. Che non sia il tuo corpo a rimanere incagliato, sogni dentro allo stomaco di un ranocchio.

Domani, anche domani va bene per sciogliere quel nodo nel petto. Per essere libera. Anche domani. Basta che accada quel tuo domani.

Penny ❤️

In libreria:
https://www.ragazzimondadori.it/libri/ai-figli-ci-sono-cose-da-dire-cinzia-pennati/

 

Rispondi