A volte pensiamo di essere fragili, più fragili, ad esempio degli uomini.

E glielo diciamo pure. La verità è che non conosciamo la forza che possediamo, perché è un lemma che non appartiene alla nostra infanzia e adolescenza, alla nostra crescita.

Nel tempo ci hanno detto che siamo gentili, carine, belle, ma chi si è mai rivolto a noi dicendoci: “Come sei forte!”. Questa è una frase che si elargisce solo ai maschi: “Sei il mio eroe, il mio principe…”, “Sei forte come il tuo papà…”

Quindi capita che ci troviamo dei cinquantenni che, a differenza nostra, si sentono Dio in terra.

Cinquantenni che prima ti trascinano con entusiasmo in una relazione e tu pensi: “Taci, questo mi sembra un uomo normale!”, poi, alla fine, si rivelano per ciò che sono: uomini spaventati da loro stessi che trovano dentro alla scusa dell’indecisione, del “non so cosa fare della mia vita” un bellissimo alibi per rimanere degli imbecilli.

Uomini che non mollano la presa perché è la nostra adorazione che li tiene in piedi.

La cosa terribile che accade è che spesso ci mettono in competizione una con l’altra. Non so se scegliere lei o te…ti amo ma amo anche lei…tu mi piaci ma lei c’era già…

Vaffanculo. L’unica parola utile.

Invece alcune di noi restano e non perché quell’uomo le piaccia particolarmente, ma perché pensano da sempre di essere fragili da sole.

Care amiche, ormai di storie ne ascolto molte. Uomini che attaccano il cappello al chiodo, uomini che tirano e mollano a piacimento. Uomini che credono di avere ragione.

Donne che si domandano dove hanno sbagliato, cosa hanno sbagliato.

Uomini che non se lo chiedono perché il sesso ne determina la forza a prescindere, anche se sono stronzi, imbecilli, immaturi e terribilmente fragili.

E, allora, non si può fare di tutta l’erba un fascio, ovviamente, non me lo fate ripetere, ma se questo mondo è sessista vuol dire che qualcosa gli uomini stanno sbagliando.

Per quanto riguarda noi, care amiche mie, vorrei ricordarvi che la nostra forza sta nelle domande, nei dubbi, nelle mille incertezze che continuiamo a porci, nel non perdere la fiducia nell’amore nonostante gli imbecilli.

Quindi, no, non siamo, non siete fragili. Sono questi cinquantenni che ci mettono in competizione, eterni indecisi e narcisi che sono fragili.

Basta soffiare e scompariranno. È l’unica cosa che si meritano.

E se non ve l’ha detto nessuno, ve lo dico io, ve lo dico ora:

Siete forti anche senza di loro.

Penny

9 comments on “Non perdete la fiducia nell’amore. Non per qualche cinquantenne narciso e imbecille.”

  1. L’hai scritto per me? Divorziata da in uomo che mi tradiva. Da 5 anni in relazione clandestina con un 58enne mio primo amore che non lascia la moglie perché con lei sta da 40 anni. Ed io rimango con lui. Oggi le tue parole mi hanno schiaffeggiata. Buona Domenica Penny.
    Carla

    • Cara Carla, facciamo ciò che possiamo, però, dobbiamo esserne consapevoli. L’unica cosa che mi viene da dirti è pensa lui come sta comodo in questa situazione e pensa a te come ti devi incuneare per poter esistere. Cerca di darti valore…lui sta scegliendo se stesso. Ti abbraccio ♥️

  2. Brava, molte donne hanno bisogno di sviluppare questa consapevolezza. A chi si sente colpita da questo articolo dico: cavalcate quest’onda emotiva e agite per migliorare la vostra esistenza. Baci.

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