Ieri mattina ho preso un caffè con una mia cara amica e anche se ci sentiamo spesso, tutte le volte che ci incontriamo abbiamo sempre tante cose da dirci.

Possiamo trattare argomenti profondi allo stesso modo in cui possiamo parlare di sciocchezze in quel modo semplice semplice che fa stare bene.

Non c’è superiorità tra noi, né insegnamenti.

Non c’è niente come l’amicizia fra donne che mi fa sentire al posto giusto, sentire che posso essere ciò che voglio e sapere che esiste una percezione dell’altra benevola, che non vuol dire perfetta.

Potersi dire le cose con delicatezza perché l’obiettivo non è ferirsi ma sostenersi.

Comunque, lei, a un certo punto, si è bloccata in mezzo alla strada e mi ha chiesto: Dimmi qualcosa di me, dimmi che cosa sbaglio?…ha farfugliato una frase del tipo: Così magari vado dallo psicologo/a e gliene parlo, provo a migliorarmi!

Lei non ha uno psicologo/a ma forse ci sta pensando, ad ogni modo non ho saputo darle una risposta, e quando sono tornata a casa ho continuato a pensare a quella domanda buffa.

La verità è che quando vuoi bene a una persona, non è che vedi solo i lati positivi ma il bene che le vuoi è sufficiente, ti basta, a me basta per guardarla con occhi buoni.

Non ho niente da aggiungere. Stare con lei è sufficiente, niente da insegnare. Ed è sollievo.

Un tempo credevo che fosse necessario cambiare gli altri, adesso, penso a cosa mi piacerebbe per me e cerco di comportarmi di conseguenza.

Non sento più l’esigenza di correggere o per forza di dire qualcosa, mi piace proprio stare accanto, accompagnare, esserci.

Mi piace guardare le crepe e sostarci e cercare di capire anche quelle, conoscerle, perché noi siamo davvero le nostre contraddizioni e spesso i nostri lati peggiori sono anche quelli migliori.

La verità è che io una risposta per lei non la voglio trovare, voglio passeggiare con lei, continuare a ritagliarmi del tempo con lei e farla sentire bene.

Come fa l’amore quando è amore e l’amicizia, quella tra donne, che non delude perché ti conosce a memoria.

L’amicizia tra donne mi protegge dalla volgarità e dalla bruttezza, mi avvicina al bello, a qualcosa di più profondo che sta sotto la superficie delle cose, dentro al pozzo di cui parla la Ginzburg, in cui, consapevoli o meno, finiamo tutte.

Mi permette di andare avanti e mi rende invulnerabile alla paura; mi fa vedere che oltre le preoccupazioni e la solitudine, c’è un luogo protetto continuo di vicinanza, salvifico.

Un luogo capace di farsi carico della vita per ciò che è e non per quella che abbiamo immaginato di avere.

Un luogo, sotto la coltre di fumo, ancora autentico in cui contiamo, in cui non veniamo annullate.

Così bello da rivalutare l‘esistenza.

Segreto agli uomini.

Penny ♥️

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