“Destinato alla vetta delle classifiche” scrive Aldo Belli?…io che non sono mai stata in vetta. Non so arrampicarmi su un albero e manco ci ho mai provato. Soffro di vertigini e sono pigra. Persino le seggiovie mi mettono un po’ d’ansia. Sempre in fondo alla fila.
Una gara di nuoto in cui sono arrivata ultima, una partita di pallavolo in cui mi hanno fatto fare l’arbitro da quanto ero scarsa. Un balletto vestita da coccinella, cucito amorevolmente da mia madre, praticamente dietro alle quinte. Non credo di aver preso una medaglia in mano in vita mia, neanche di consolazione. Nemmeno di cioccolato?. Non rendevo agli esami, insicura com’ero. Sono uscita con sufficiente alle medie e i miei genitori erano disperati perché non studiavo.
Insomma una delusione.
La cosa bella, in questa roba qui della pubblicazione, è la generosità delle parole che mi arrivano costantemente, come quelle di Aldo, di chi ha recensito il libro e le vostre, del resto non me ne frega molto. Non c’è nulla da vincere. Per me la vita non è una gara e aborro la competizione. Nessun podio. Se non fare quello che si desidera.
La verità vera è che in tutta questa storia oltre agli incontri, vorrei guadagnare qualche cosa, sì, avete capito…non vi racconterò la storia di come è nobile essere una scrittrice, vorrei quel tanto che basti per non farmi sopraffare dalla rabbia. Gli alimenti che arrivano a spizzichi e bocconi, il frigo vuoto che, quando accade, fa paura, qualche debito da saldare, allontanarlare l’ansia e farcela da sola. Per me e per le girls. Chi conosce la mia storia, chi mi segue, sa di cosa parlo. Quando succede qualcosa che ci fa stare male, come una separazione, un dolore, una perdita, possiamo fare due cose: piangerci addosso, lottare contro qualcosa o qualcuno che non cambierà mai, come un gatto che si morde la coda, rodersi perché le cose non sono giuste, nemmeno la giustizia, a volte, lo è, oppure agire sulla nostra vita.
Io ho scelto questa strada.
Nessuna velleità letteraria, quindi, solo tirare su la testa. Incontrare le donne che mi scrivono e essere fiducia per chi pensa di non farcela.
Tutto qui.
Questa è la mia vetta.?

PS quindi grazie a chi compra ‘sto libro e lo fa girare.
Spero mi abbiate compreso.

PS guardate vicino a quale libro sono finita…
Vi abbraccio Penny

Sosdonne.com

 

6 comments on ““In vetta alle classifiche”.”

  1. basta, non è un discorso di essere competitivi. Sei bravissima e basta! io continuo a fare pubblicità e spero che un giorno tu possa presentare il libro a Roma.

    ps
    per chi ancora non l’avesse fatto…sbrigatevi a comprarlo

  2. Io penso che è ora di smetterla con questi falsi moralismi che parlare di soldi è disdicevole, che l’arte deve essere fine a se stessa e che dobbiamo essere disinteressati. E’ giusto e onorevole essere ricompensati , anche per la propria arte, e con abbondanza. Tu sei brava, scrivi bene, e ti meriti ogni genere di riconoscimento, anche economico. Stop. Desiderare un po’ di benessere per se e per i propri cari è molto onorevole, soprattutto se lo si fa contando solo sulle proprie forze. Ti auguro di vendere milioni di copie, cara Penny.

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