Ci sono le madri chiocce.
Quelle con le fauci aperte.
Le madri falene che ronzano intorno.
Quelle ragno che imprigionano.
Le madri elefante che pesano.
Quelle scimmia che si identificano.
Le madri pavone che si mostrano.
Quelle talpa che non vedono.
Le madri farfalla che si frantumano.
Quelle tigri che attaccano.
Poi ci sono le madri che prima di tutto sono donne.
Spingono il desiderio possibile.
Esistono oltre i propri figli.
È così che si salvano.
È così che li salvano.
Penny
Sosdonne.com
#ilmatrimoniodimiasorella
Ciao Penny, hai letto “Le mani della madre” di Massimo arecalcati?
Ciao, ho letto tutto di Recalcati. Proprio tutto. Sono andata anche ad ascoltarlo più volte. Ho imparato tanto. Mi sono sentita capita, quello che vorrei succedesse qui. Sentirsi capiti. Baci e grazie del suggerimento. Penny
Sono d’accordo con te, io sono una madre donna, spesso si è giudicate madri senza polso. Non rispondo mai, questa è la prima volta, ti seguo sempre. Ciao, baci.
Benvenuta allora. E grazie di avermi scritto, fa bene. Io con te madre donna, fatica anche con i figli…ma insieme penso che le cose possano cambiare. I linguaggi possano cambiare…Grazie. Torna. Penny