Loro sono in classe insieme. Hanno sette anni. Lei è una bambina. Italiana. Lui è un bambino. Straniero. Lui è autistico. Lei no. Lei sta tutto il giorno a scuola. Lui no. Lei ha bisogno di essere bambina. Amata. Spronata. Capita. Lui ha bisogno di essere bambino. Amato. Spronato. Capito. Di più. Lei scrive. Lui se […] Read more…
Un dono dei più grandi.
È andata così. La sera prima del mio compleanno le girls mi dicono: “Domani mattina non entrare in cucina prima delle 7:00”. “Ma il caffè…” “No, dai, prima delle 7 non entrare in cucina!” Allora, mi sono fatta dei film, una piccola festicciola per il mio compleanno, forse, dopo anni di “scontitudine” si sono […] Read more…
Quante volte nasce una donna?
Quante volte nasce una donna? Quando fallisce. Quando perdona. Sfonda i confini. Quando traccia la libertà. Quando non segue i consigli. Sbanda sulla strada. Perde se stessa. Quando prosegue. Quando perde. Un amore. Un figlio. Nasce tutte le volte che muore. Quando determina se stessa. Quando ha paura. Come una forza. Quando ricomincia. Altrove. Quando […] Read more…
Siamo marea. Siamo sorelle.
Siamo amazzoni. Siamo streghe. Quelle che non sono bruciate. Siamo sorelle. Siamo amiche. Padrone del nostro corpo. Partigiane del nostro tempo. Non siamo Cappuccetto rosso. Decidiamo noi chi siamo nella Storia. Volevamo pubblicare le nostre poesie. Affermare le nostre idee. Vincere i nostri premi. Quelli che ci avete rubato. Volevamo la maternità delle nostre scoperte. Volevamo […] Read more…
Pensare come un uomo mi aiuta. Vorrei pensare come una donna con gli stessi diritti.
Stamattina mi sono alzata presto. Un convegno organizzato dall’Università di Bolzano in cui vengono presentati alcuni progetti della nostra scuola. Ieri ho sistemato tutto. Pranzo per oggi. La girl ha preparato lo zaino per il bivacco e io ho controllato che si fosse portata il necessario per il freddo. Ho chiamato mia madre perché è […] Read more…
Quel letame di cui parla Gramellini. I ragazzi che torturano.
Varese. Succede che quattro bulletti pluriripetenti, così vengono definiti, sequestrano un quattordicenne, loro coetaneo, e lo torturano in un garage per ore. Torture indicibili che postano poi sui social. La vittima è stata scelta perché ha rifiutato di consegnare alla banda un amico che aveva un debito con loro di pochi euro. Ieri ho letto […] Read more…