L’odio per gli altri è quello che non osiamo vedere in noi stessi.
Quella paura di essere esclusi, discriminati, perseguitati.

L’odio per gli altri è un mostro che ci divora.

Prima ci costruisce intorno alte e strette mura, ci manda in esilio e ci costringe a marcire della nostra paura.

L’odio per gli altri è ciò che vorremmo uccidere di noi stessi. Quei sentimenti biechi e oscuri di essere tagliati fuori dai giochi dell’esistenza, considerati niente, scherniti, ghettizzati.

L’odio per gli altri è un virus mortale. Invisibile agli occhi.

Parte dal profondo ed è così contagioso da far morire intere generazioni.


Basta un alito di vento e siamo fottuti.

L’odio per gli altri è nutrito dalla paura di non essere all’altezza, di non essere abbastanza, della nostra inettitudine.

L’odio per gli altri è paura di ciò che non riusciamo ad essere. È la paura per quello che potremmo essere. Per quello che in fondo siamo.

L’odio per gli altri ha un solo antidoto.
Noi stessi.
Accettare le nostre diversità. Le zone buie.

La responsabilità della propria esistenza.

L’odio per gli altri è odio intimo, cosi intimo da non rendersi conto che è solo odio verso di se stessi.

Penny

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