Cinzia Pennati - Il Matrimonio Di Mia Sorella

Famiglia

I figli. Hanno bisogno.

I figli hanno bisogno di memoria. Per sapere chi sono. Hanno bisogno di fallire. Di potersi sentire sbagliati. Hanno bisogno di lealtà. Non di perfezione. Hanno bisogno di navigare in solitaria. Di essere cercati e lasciati andare. Hanno bisogno di mancarci. Hanno bisogno di sentirsi fratelli. E necessari al mondo. Di porte aperte, sempre, in […] Read more…

C’è un solo modo di essere madri. Il nostro.

Le mie girls sono a casa. Io con loro. Una studia greco. L’altra bivacca. Sono combattuta tra rimproverarla continuamente e lasciarla stare, che è estate, non ha compiti e la vita dei nostri figli è sempre piena di richieste. Mi chiedo spesso se sono una buona madre. Ieri la girls piccola era sul divano a […] Read more…

Il regalo più grande. Quello più difficile.

Oggi sono andata al funerale della mamma di una mia amica. Ultimamente ci sono più funerali che matrimoni nella mia vita e ciò mi dà la misura della caducità del mio tempo. C’era molta gente, diversi amici hanno portato testimonianza della persona che era Anna. I suoi figli hanno detto cose commoventi, e così come […] Read more…

Gli adolescenti. La bellezza.

La Girl grande è stata invitata a un diciottesimo di una sua amica. Il suo primo diciottesimo. Vestito lungo e non nero. Contrattiamo sul prezzo. Subito. Massimo 60 euro. Non salgo di un centesimo. “Niente cinesi”, mi fa promettere lei. “Andiamo prima io e te, ma poi lo scelgo con le mie amiche” dice come […] Read more…

La madre che vuoi essere. La donna che sei.

Ci sono le madri chiocce. Quelle con le fauci aperte. Le madri falene che ronzano intorno. Quelle ragno che imprigionano. Le madri elefante che pesano. Quelle scimmia che si identificano. Le madri pavone che si mostrano. Quelle talpa che non vedono. Le madri farfalla che si frantumano. Quelle tigri che attaccano.   Poi ci sono […] Read more…

I figli hanno bisogno di padri.

Esistono i padri. Il mio non era perfetto. Ma c’era. Potevo litigarci e farci i conti. Potevo decidere se approvare o dissentire. Potevo prendermi una sberla o un abbraccio. Potevo, perché lui era materia. Corpo. Presenza. Fastidiosa, talvolta. Ma presenza. Non lo capivo, a volte, non lo capivo proprio. E non mi sarei mai comportata […] Read more…