Cinzia Pennati - Il Matrimonio Di Mia Sorella

Storie di vita

Natale 2020. Un giorno in ospedale: la povertà della sanità pubblica. La paura di morire in solitudine.

Domenica sono finita in ospedale. Una crisi allergica. Lingua gonfia, bolle in tutto il corpo, 112 e corsa in ambulanza. Ovviamente mi sono spaventata moltissimo e ho avuto davvero paura. È andato tutto bene, però, questa esperienza la ricorderò per molto tempo. Mentre ero sulla barella, piazzata in quella che in tempi normali era la […] Read more…

Muore una donna, Maria, madre di tre figli. Tra i compiti difficili che ci spettano, c’è quello di allargare lo sguardo sul mondo, perché sarà quello che resterà dopo di noi.

In questi ultimi giorni sono successe un paio di cose. Parto dalla prima perché mi ci vuole “spazio emotivo” per poterne parlare, affronterò l’altra in un secondo momento. È mancata una donna nel mio quartiere, oggi ci sono i funerali, non eravamo in confidenza, ma i suoi tre figli vanno agli scout come le mie […] Read more…

Sono sempre stata una madre “cedevole”, mi pensavo un fallimento. Ora so che sto educando le mie figlie al dubbio.

Non ho mai avuto certezze. Mai come donna, figuriamoci come madre. Quando le altre persone mi espongono il loro pensiero io penso sempre: “Forse hanno ragione”. Poi lo stomaco si fa dolorante e allora capisco che qualcosa non va. Valgono tutti tranne me. Il mio stomaco e la pancia, insomma, quei luoghi lì, per quanto […] Read more…

“Cari femminicidi, voi continuate ad uccidere le vostre donne in modo atroce. Intanto, c’è il sistema giuridico che vi salva il culo”. In memoria di Cristina.

Cristina Maioli è stata stordita con un colpo di mattarello in testa. Un mattarello in testa. Poi, il femminicida l’ha accoltellata alla gola. Si scrive che il cadavere sia stato vegliato per ore ed è subito “vicinanza” con il carnefice, si scrive che era in cura per depressione ( non mancano mai parole di comprensione […] Read more…

Il femminicida ha un nuovo modus operandi. Ora uccide anche i figli. Di Jessica vorrei ricordare il suo coraggio.

Liguria. Entroterra savonese. Guardatela bene, lei si chiamava Jessica Novaro. È ciò che rimane a sua madre. Un sorriso in un fotografia, dei ricordi. Jessica aveva 29 anni, lavorava in un supermercato, amava i cani, aveva un fidanzato e degli amici. Una vita come tante ragazze. Un futuro. Era una ragazza tranquilla, riservata ma solare […] Read more…