Ci vuole tempo per imparare ad amarsi. Ci vuole volontà ma non basta. Ci vogliono parole buone. Atti. Gesti. Impronte. Vuoti e cura. Ci vuole verità. Ci vuole vicinanza nella lontananza e viceversa. Ci vogliono esperienze e fermate. Ci vogliono abbracci che non siano troppo stretti, ma necessari quando servono. Ci vogliono prese in giro […] Read more…
Andare avanti.
Quando una storia finisce possiamo decidere di crogiolarci nel dolore e non andare avanti. Continuare a desiderare che l’altro ci restituisca la vita che abbiamo perso. Avere un responsabile su cui infierire. Aspettare immobili che il cadavere passi per placare la rabbia che non si placherà. Oppure, possiamo costruire. Sgombrare le macerie. Ricostruire le fondamenta […] Read more…
Lettera di un’adolescente. Quando i figli ci chiedono di esserci.
“La mia vita come per tutti ragazzi gira intorno alla scuola, ma anche alla famiglia agli amici. Ruota intorno ai primi amori, ai problemi e alle difficoltà. Sono una ragazza abbastanza semplice e se uno mi incontrasse in giro non penserebbe che in realtà ho mille problemi e dubbi sulla vita. Adolescenza, per me, è […] Read more…
Le nostre bambine. Le nostre ragazze. Noi.
Oggi è la giornata mondiale delle bambine e delle ragazze. Sembra assurdo che debba esistere una giornata, eppure è così. Eppure è terribilmente necessaria. È necessario ricordare che ci sono bambine spose. Che ci sono bambine che non ricevono un’istruzione, perché femmine. Che ci sono bambine abusate. Maltrattate. Piegate. Certo, le nostre bambine, quando non vengono […] Read more…
Assumersi il rischio.
Rischiamo tutte le volte che ci innamoriamo. Quando diciamo no o decidiamo per il sì. Quando abbiamo partorito o deciso di non farlo. Quando abbiamo mollato le mani per la prima volta ai nostri figli. Quando abbiamo chiuso una storia importante, come un matrimonio. Il vuoto davanti. Quando l’abbiamo detto ai figli, conoscendo il dolore. […] Read more…
Cari genitori, i bambini vi spiegano cos’è l’autismo.
Lui entra in classe. Parla poco, scrive male e pochissimo, ma sa leggere perfettamente. Ora sorride, saluta e non scappa più. Oggi non c’è, ma c’è una maestra nuova, così chiedo ai miei alunni di parlare di lui. Una bambina alza la mano e dice all’insegnante nuova: “A. è autistico”. Scandisce bene le lettere, perché […] Read more…