Solitamente arrivo alle cena arrancando e non so mai cosa aspettarmi. Le girls o parlano tra di loro come se non ci fossi, e se domando mi dicono che non sono affari miei. Oppure mi mettono in mezzo, e quando lo fanno, per me, finisce sempre male. A tavola ho la conferma che qualsiasi scelta faccio con le mie figlie […] Read more…
Scelgo l’amore, e me.
Sappi amore mio che posso amarti conservando per te il mio cuore, ma non tutto. Read more…
Una madre ha il cuore sbavato, ma sa agire l’amore. Come nessuno.
Una madre può dimenticare di firmare un avviso. Di partecipare all’assemblea di classe. Di pagare il bollettino per la gita. Può dire qualche parolaccia, e sentirsi pessima pessissima. Read more…
Vorrei un orizzonte disciplinato e sogni che non sappiano di naftalina.
A volte vorrei non esserci. Cambiare serratura, perdere la chiave. Smarrirmi e aspettare che l’animo si plachi. Vorrei chiudere i pensieri dentro all’armadio, in mezzo ai sacchetti di lavanda. E dimenticarmene. Read more…
Ai nostri figli non interessa molto di noi. Se non di sapere che stiamo bene.
I nostri figli hanno bisogno di sapere che la felicità comprende il buon uso della tristezza. Che il dolore può diventare cura. Che l’amore si trasforma, può finire e ricominciare altrove. Che il tempo ci cambia. Nelle rughe, nei fianchi più larghi, nella pelle morbida. E tra quelle crepe c’è lo spazio della consapevolezza, del valore del giorno che passa, della storia […] Read more…
Noi. I luoghi del possibile.
Scrive Emily Dickinson che la speranza è quella cosa piumata che si viene a posare sull’anima, canta melodie senza parole e non smette mai. Ecco, ho pensato che non bisogna smettere mai. Invece a volte smettiamo di avere speranza e credere in noi. Come luoghi del possibile. Read more…