Quando una storia finisce possiamo decidere di crogiolarci nel dolore e non andare avanti. Continuare a desiderare che l’altro ci restituisca la vita che abbiamo perso. Avere un responsabile su cui infierire. Aspettare immobili che il cadavere passi per placare la rabbia che non si placherà. Oppure, possiamo costruire. Sgombrare le macerie. Ricostruire le fondamenta […] Read more…
Lei. La tristezza.
Lei arriva, e io non so come succeda. Inizia per caso, senza nessun motivo. Mi raggiunge alla bocca dello stomaco e si piazza lì. Inizia a girare in tondo, con lentezza, e fa girare anche me. Non respiro più. Digrigno i denti. Dormo male o poco. Potrei chiamarla angoscia, nervoso, agitazione. Senso di vuoto. Tristezza. […] Read more…
La felicità manifesta. Il diritto a essere infelici.
Chissà perché ci chiedono di essere felici e di mostrarla costantemente questa felicità. Di essere pronte, dentro a una famiglia, o di avere qualche figlio appresso. Domande continue sul nostro stato sociale. Senza voler sapere realmente chi siamo. Domande sessiste, agli uomini di certo nessuno gli chiede:” Sei sposato?” o “hai dei figli?”. Domande che […] Read more…
Abbiamo bisogno di poesia. Noi donne.
Abbiamo sempre bisogno di poesia. Noi donne. Che arrivi dagli occhi, da una voce, da un corpo che avvicina. E non è una poesia che ci illude, oh no!, sappiamo discernere molto bene ormai. Forse quando eravamo ragazze, ma adesso, non più. Nessun incanto o incantatore bussi alla nostra porta. Non apriremo. E non servono […] Read more…
Noi. Donne sole. Una fragile solitudine. Che è forza.
Lui prepara due bustine. Scrive cose dentro. Parlano di auguri, per una girl e di passaggi, per l’altra. Ci scrive sopra i nomi, come una cosa antica. Io le prendo tra le mani e mi commuovo. Penso alle mie ragazze. A mia sorella e a mia madre che, quando possono, preparano bustine pure loro. Penso […] Read more…
I figli soffrono per come ci si lascia. Punto.
La scorsa settimana sono andata a fare un giro con mia sorella, appena entriamo in un grande magazzino incontro la mamma di un alunna, che non è proprio mia, ma è come se lo fosse. Sta leggendo il mio romanzo, così ci mettiamo a parlare. Lei mi racconta di sé e della sua separazione. Lo […] Read more…