Possiamo avere paura, lo sapete vero?
Di perdere l’uomo che amiamo, di non avere il figlio che pensavamo, di essere tradite e di tradire. Di non riuscire.
Quando avevo vent’anni me ne sono andata di casa. Ricordo che per un periodo piuttosto lungo il cuore accelerava e sudavo freddo. Una volta sono svenuta.
Andai dal dottore e la diagnosi fu: attacchi di panico.
Mi sono spaventata molto. Perché quando ti prende un attacco ti senti morire. Avevo cosí paura che mi tornasse, e immancabilmente mi tornava.
Se mi allontanavo dai luoghi conosciuti mi montava l’ansia. Cosí facevo tragitti brevi terrorizzata. Scendevo dall’autobus con la consapevolezza che sarei morta, tornavo indietro e ripartivo.
Ma non mi sono mai fermata.
Credo sia stata quella la mia forza e una brava terapista.
Il corpo spesso è il nostro maggior alleato. Ci avverte se le cose non vanno. Ci mette in guardia. Ci fa fermare. Dobbiamo ascoltarlo e averne cura.
La paura è una costante della nostra esistenza, se non lo fosse dovremmo preoccuparci.
Ci fa sentire e diventare partecipi del dolore non solo nostro ma anche degli altri.
Possiamo avere paura di farci sopraffare dalla vita, di non riuscire a ricucire un rapporto, di non trovare un lavoro. Di non essere all’altezza.
Possiamo.
Non è con la paura che dobbiamo fare i conti.
Lei ci smuove.
Quando arriva dovremmo chiederci non tanto come mandarla via, ma cosa ci vuole dire.
É cosí che si sconfigge. Affrontandola. Facendola nostra.
Senza giocare a nascondino con lei, ma braccandola.
Dobbiamo avere paura nella misura in cui ci serve per andare avanti, e ci spinge a trovare soluzioni.
Dovremmo raccontarla nelle storie ai bambini in modo che sappiano cos’è quando la proveranno e non si spaventino.
I lupi cattivi esistono fuori e dentro di noi. Non possiamo raccontare bugie.
Avere coraggio non vuol dire non avere paura, ma sapere che farne e gestirla.
É questa la nostra forza: non avere paura della paura.
Sapere che c’é. Andare avanti.
E fregarla prima che ci annienti lei.
Penny
#ilmatrimoniodimiasorella