È difficile sapere quando nasce l’amore. Un giorno sboccia, sul tuo balcone. Come una felicità.
All’improvviso apri la finestra e lui è lì. In tutta la sua bellezza.
Poi appassisce, allo stesso modo. E non capisci come sia stato possibile. E non serve a niente annaffiare. Estirpare le erbacce. Inondare di luce.
Di colpo, è troppo tardi.
Quella mano che ti cercava nella notte, non c’è più. Non c’è più quel tempo in cui i sogni erano gli stessi. Ti guardi in giro e ti accorgi che hai sognato per così tanto tempo sogni che non erano tuoi, da non sapere più dove siano finiti, e se li hai ancora. Perché i suoi sogni ti sembravano più grandi e più importanti. Che i sogni grandi vincono sempre.
C’erano i sogni suoi, quelli dei figli, degli altri. C’era il tempo dedicato, in cui pulivi il pavimento, rifacevi il letto, mettevi in ordine le cose, preparavi la cena, invitavi gli amici, e pensavi che bastasse una casa con un balcone per tenere al riparo l’amore. Invece non è bastato.
Non bastano i sogni degli altri per far funzionare le cose.
Avrei voluto un balcone, dentro a una casa, un marito che qualche volta mettesse le cose a posto senza bisogno di ricordarglielo, che mi dicesse che la cena era buona, che non si immusonisse se mi ritagliavo degli spazi, se avevo dei sogni miei.
Credo sia stato questo a pesarmi di più. Non capire più quale fosse la materia dei miei sogni. Non sapere dove li avevo persi. Dove si erano cacciati.
Ci vuole tempo per ricominciare a sognare, a volte, i sogni non sono ancora i miei. Quelli degli altri invadono tutto lo spazio. Come se valessero di più. Ma ora, per lo meno, so che ci sono.
Ho sempre un balcone e una casa. Apro le finestre e lui è lì. L’amore intendo. E se appassisse, questa volta, so bene dove pescare i sogni e la materia di cui sono fatti.
E quando mi corico, vicino a lui, sogno. E i sogni sono i miei.
Ho imparato a conservarli da me.
Non basta un balcone, una casa, dei sogni di altri.
Ci vogliono i nostri perché l’amore continui a fiorire.
Penny
Sosodonne.com
I sogni che si avverano……
Cara Titti, grazie di esserci. Penny
Lo spero…perché voglio che l amore fiorisce ancora. I miei sogni sono sempre stati miei. E di quelli più semplici. Quelli che bastano. Ti stringo. Come sempre, forte forte?
…leggerti è come rivedermi, tutto. Non voglio dilungarmi sul passato
e di quello che è stato e non è stato. Semplicemente non esistere e non conoscermi o esistere e conoscere solo quella piccola parte di me che ha soddisfatto loro. Sogni? Adesso? Nei confronti di un’altra persona non ce ne sono. Si cerca di stare bene e io mi prendo del tempo per capire cosa mi piace, cosa mi fa star bene, a volte cado, mi sento persa, mi rialzo acciaccata, ma continuo a conoscermi. È così dura Penny, dei giorni, ma sto imparando, come dici tu, ad attingere a delle risorse positive. Spero solo che un giorno i miei sogni ritornino nelle piccole cose e mi facciano sorridere, come adesso il buongiorno del mio lui, o il mio momento della giornata preferito: la colazione o la lingua lunga della peste..ti voglio bene
Succederà, bisogna avere pazienza e perseveranza e non dimenticare mai da dove siamo partite. Passi avanti e sguardo indietro. Ti voglio bene anch’io.Penny
Non smettete mai di sognare. Io sogno ancora . A un certo punto il mio sogno era diventato una straziante malinconia, però mi ricordava che ero vivo dentro e che valeva la pena di inseguire quel sogno….e la vale ancora
Un abbraccio
Io sono così felice per te. Penny
Condivido in pieno, bisogna esistere ,pensare e provare, i momenti no ci stanno ma bisogna andare oltre, CN le proprie forze e con i propri tempi.Abbraccio!!!
Io credo nei miei sogni, e credo nell’amore per mio figlio e per me stessa. Queste sono le cose importanti. Non permetterò mai a nessuno di invadere i miei spazi e non credo più che ci possa essere un amore per me, da parte di un uomo, intendo. Non mi interessa e non lo voglio. Io a compromessi non ci scendo più.
A me sembra che tu abbia le idee molto chiare…molto chiare. Non so se si può decidere a priori sull’amore, quello arriva, quando meno ce lo aspettiamo, sui compromessi, sono d’accordo con te…pure io ci provo. Penny
Mmmmmm……..sono stata un po’ brusca, mi rendo conto. Quando penso all’amore e alle mie esperienze passate, mi ‘sale la carogna’, come si dice. Tu invece non provi rancore , credi nel bello e nell’amore, negli spazi e nell’indipendenza. E le cose arrivano quando ci credi. Un abbbraccio.
Ognuno vive le cose a suo modo e va bene così. Sai la tua lettera dopo l’incontro? Dovresti mandarmela via email, da fb non riesco a copiarla. Bacini