Un bambino ha portato a scuola un libro “Le femmine non mi piacciono perché…”, le illustrazioni sono meravigliose, i contenuti, spero provocatoriamente, pieni di stereotipi. Si parla di fiocchetti, ballerine, spione. I maschi ridono, le femmine aggrottano la fronte.
Alla fine della lettura chiedo a tutti che lavoro desiderano fare da grande.
I maschi mi rispondono così:
calciatore
calciatore
calciatore
calciatore tatuato
poliziotto
tatuatore
archeologo
inventore
e un pastore di capre che li salva tutti!
E comunque, grazie a dio, ci sono ben cinque anni di tempo per stravolgere i progetti di questi futuri uomini.
Le femmine, alla domanda: cosa vuoi fare da grande? mi rispondono così:
investigatrice
“bideo” che sta per “video” in montagna ( credo intendesse girare documentari!)
una ballerina c’è
calciatrice
cercatrice di lupi
giornalista
quelle che studiano le balene…
Ecco, direi che a noi gli stereotipi ci fanno un baffo. Siamo sulla strada buona. Avanti, molto avanti. Le nostre bambine sanno, più di noi.
Incoraggiamole a diventare ciò che vogliono, non diamo limiti alla fantasia, e non importa se con il tempo i progetti cambieranno, quello che muove e cambia il futuro è immaginare tanti scenari possibili, nessuno escluso.
Molto dipende da noi. Dal linguaggio, dalle parole, dal sostegno. Dall’essere madri eque e donne che desiderano.
Penny
Sosodonne.com
#ilmatrimoniodimiasorella.
La mia l’astronauta (che sia l’influenza di vivere vicino a Cape Canaveral?). Forse no, alla sua età pure io volevo fare l’astronauta! Allora é il DNA! ?
Allora sarà una grande donna.❤️
Grandi bambine! Avanti, molto avanti!
Già. Speriamo non mollino.?