In ciò che sanno fare.
Nelle cose che dicono.
Credo nel loro essere mutanti. Trasformisti.
Giocolieri.
Nella potenza delle loro parole inventate.
Credo nel loro stupore da bocca aperta.
Nella capacità di essere liberi e “nuovi” ogni volta che li guardi.
Credo nelle loro mancanze che saranno forza.
Credo ai loro pianti, dentro cui crescono. Non importa che siano capricci. Valgono.
Di non sapere cos’è il colore della pelle nè la distanza dalle cose.
Credo nella loro ignoranza che è conoscenza.
Nei loro silenzi che parlano. Nelle parole silenti.
Credo nella loro capacità di fare pace. In un attimo.
Nel bene che vogliono, senza filtri. Se e ma.
Credo nei loro sogni. Così impossibili da diventare possibili.
Nelle loro assurde certezze, così vicine alla verità. Tipo che le differenze non contano e siamo tutti figli del mondo.
Credo nella loro capacità di cambiare idea.
Nei loro mille perchè. Che a volte sfiniscono.
Nella capacità di trovare soluzioni. Che sono magiche.
Credo nel loro corpo che dice cose, e va fatto respirare.
Nella loro capacità di amare. Amano se amano. Un animale. Un amico. Una madre. Un padre. Un fratello. Una cosa. Non importa chi e come.
Credo nelle loro difficoltà.
Nella capacità di farti sentire bene. Una carezza. Un sorriso. Mille cuori su fogli di carta. Questo è per te.
Credo nei bambini.
Tutti. Nessuno escluso.
Se ne perdo uno, non è lo stesso.
È questo il mio mestiere.
Che un bambino non è mai uguale a nessun altro. Se lo sappiamo guardare.
Credo in loro che saranno gli adulti di domani.
Che domani amerò ancora.
Nella forza del loro essere fragili. Nel coraggio dei sogni.
Credo in loro. Che sono sorpresa e meraviglia. Che mi ricordano ogni giorno come si gioca alla vita.
Che, a volte, lo dimentico. Dimentico come si fa.
Che loro lo sanno. Ne custodiscono il segreto. Ne conoscono la potenza. Ne sorvegliano il futuro.
Anche per noi.
Penny❤️
https://www.ragazzimondadori.it/libri/ai-figli-ci-sono-cose-da-dire-cinzia-pennati/
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“Tutti. Nessuno escluso. Se ne perdo uno, non è lo stesso. È questo il mio mestiere.” Questo passaggio, oltre a tutto il resto, è davvero bellissimo e per me l’essenza dell’insegnare, a qualsiasi livello. Anche se deve essere messo in relazione con le diversità e le sconfitte, e depurato di quel pizzico di onnipotenza che in alcuni (insegnati) potrebbe instillare.
Ma non è il tuo caso, secondo me, quindi ok.
Mi ha anche ricordato uno stupendo film del grande regista Zhang Yimou, del 1999, in italiano “Non uno di meno”. Immagino tu l’abbia visto. Altrimenti, rimedia subito… 😉
Au revoir
Film visto. Non sono una maestra se non lo sono per tutti. Esserlo per i più bravi è semplice, è per gli altri che ci vuole uno sguardo oltre l’impossibile. Dove non si scorgono ad occhio nudo le possibilità. Grazie a presto. Penny
Come sono giuste stasera le tue parole che arrivano dopo una lunga giornata in cui ho pensato e ripensato ai miei studenti, a come fare per arrivare a tutti.
Una maestra per tutti, che scorge possibilità dove ad occhio nudo non si vedono. Bello tutto questo Penny.
Grazie, essere insieme contro ad un sistema che ci affatica…non essere soli. Un abbraccio.Penny