Non c’è nulla che mi faccia stare bene come il fatto di sapere che le mie figlie stiano bene. Abbiamo passato periodi difficili, per un periodo lunghissimo ho avuto buchi di memoria sulla nostra storia, ora piano piano i ricordi riemergono con forza e tenerezza. C’è sempre bisogno di tempo perché le cose vadano a […] Read more…
Scuole chiuse. Nessun problema, ci sono le madri! Disoccupate e precarie. Niente di nuovo.
Il problema del problema è che a nessuno interessa delle donne, si levano alzata di scudi solo quando si parla del doppio cognome o di abortire, sarò dura, ma la sensazione è che siamo ferme lì: incubatrici necessarie per mandare avanti la specie. Dal momento in cui non siamo più “contenuti” e il pargolo è […] Read more…
Ilenia, n 16. È confermato il femminicidio. È il sistema patriarcale che arma questi uomini.
Ilenia è la numero 16, è confermato, se mai ci fossero stati dei dubbi. Detta così fa impressione, eppure, se ci pensate questo è quello che succede. Sedici donne morte da gennaio per mano di un uomo, non un uomo qualsiasi, è bene ribadirlo. Ex mariti, ex compagni. Ex. Uomini incapaci di essere lasciati. Queste […] Read more…
Non dimentichiamoci dei bambini e delle bambine.
Io non so come raccontare i bambini. Ci sarebbero tante cose da dire su di loro, a guardarli ogni giorno devo sforzarmi di cambiare lo sguardo, è l’unico modo per non negargli delle possibilità. A volte mi chiedo se siano spaventati da questa precarietà che li circonda, se siano spaventati dallo spavento degli adulti, dalle […] Read more…
“Come sei bella quando sorridi!”. Negare la rabbia fa stare tutti tranquilli, ma quanto ci fa male?
Ogni volta che ci adattiamo è come se ci silenziassimo e la sensazione che ne deriva è quella roba allo stomaco che ci fa sentire imponenti. Faccio un passo indietro, perché, ragionare sulla storia passata mi aiuta ad affrontare quella presente con più consapevolezza. A capire chi sono e perché provo certe cose. Essere una […] Read more…
I bambini mi riportano al senso, un po’ come i figli. Non si può fuggire. Solo esserci.
A volte sono i bambini a riportarmi al senso, un po’ come i figli. Loro hanno delle urgenze e quindi le giornate dolorose, quelle in cui mi sento uno straccio o qualcuno mi ha asfaltato, oppure, in cui mi sono fidata e sono rimasta scottata. Quei momenti in cui toccheresti il letto e tireresti su […] Read more…