C’è sempre un ponte vicino all’abisso.
Un filo sottile che separa il riso dal pianto.
La forza dalla debolezza. La paura dalla tranquillità. L’odio dall’amore.
Quel filo, a volte, è fatto di parole, altre di scelte, quasi sempre di coraggio.
È invisibile agli occhi, anche quello è un quasi sempre.
A volte, è intorno a noi e ci avvolge, altre è spostato un po’ più in là, dove noi non lo vediamo.
Il sorriso di un figlio, gli occhi di chi ti ama, il profumo della pelle, le sue grinze che aumentano insieme alle tue. Un: sei brava, detto all’improvviso da tua madre. Un ricordo di quella notte ad aspettare.
Altre volte è una porta che si apre al tuo passaggio, il cappuccino nel tuo bar preferito, quel vestito in cui ti senti bella, il libro sul comodino, quello scorcio di luce dentro alla tua città.
“Non ci avevo mai fatto caso” pensi. Eppure certe cose sono lì da sempre.
C’è sempre un ponte vicino all’abisso.
Un filo sottile che separa la vita dalla morte.
Basta saperlo afferrare quel filo.
E quando lo abbiamo afferrato, non mollarlo mai.
Quel filo fa la differenza. È quello che ci tiene qui.
Penny
Sosdonne.com
Ps: Una serata come questa, ad esempio, nel silenzio della nostra casa o nel caos più completo. Dei bambini che corrono intorno a un tavolo, oppure una cena in solitaria, un bicchiere di vino, o una birra, musica nelle orecchie,il Tg, parole buone.
La famiglia, qualunque essa sia. Vale anche fatta di “uno”.
Io sono qui. Il mio compagno di là con i suoi figli, lui, a differenza mia, starà preparando la cena; una gilr è agli scout, l’altra è sotto la doccia. Sento l’acqua scorrere e non so, ma mi rassicura. Che lei sia a casa. Un bicchiere di vino rosso sul tavolo, in attesa di sapere che ne sarà del futuro del nostro Paese. Scrivo, sarò stupida, ma la vita mi sembra così bella, nonostante gli abissi.
Mi piacerebbe fosse così anche per voi. Aggrappatevi al vostro filo. Dentro alla vita che avete, se fosse un’altra, non sarebbe vostra.
Vi abbraccio.
Penny
É bello leggerti. Tu scrivendo di noi, diverse, ci dai la possibilitá di sentirci normali…
Bacini
Grazie Penny,
Sei stupenda. Spero di trovare il mio ponte. Ora ascolto Janis Joplin che urla cry cry baby e non so far altro che obbedirle
Il mio appuntamento serale, sei tu Penny cara, e non sai che piacere leggerti e perdermi ancora nella mia anima che non trova pace da troppo troppo tempo. Le tue parole sono sempre LUCE per me. Grazie sempre?