Solitamente ci innamoriamo di un odore. Una caratteristica. Una voce. Una porzione dell’altro.
Ci innamoriamo non sapendo chi è l’uomo o la donna che abbiamo di fronte. Perché per conoscerci ci vuole tempo e, a volte, non bastano vent’anni di vita insieme.
Sappiamo solo che le gambe ci tremano, il cuore batte e il sesso vibra. E il mondo ci sembra meraviglioso. Anche se è lo stesso del giorno prima e di quello prima ancora. In poche parole ci fidiamo di chi abbiamo di fronte, come una scommessa.
Che possiamo vincere oppure no.
Facciamo un salto nel buio. Peccato che lo dimentichiamo, che era un salto nel buio. Crediamo, invece, di nuotare in uno specchio di acqua dolce, solo per il fatto di essere ricambiati, pensando che tutto andrà secondo i piani.
Ma siccome siamo umani e siamo pieni di caos, fragili e imperfetti, succede che questa fiducia, spesso, venga tradita.
Perché la fiducia non è una promessa.
Forse è questo che ci confonde quando non accettiamo la fine di un amore o di un matrimonio. Come una specie di garanzia.
Quando ci innamoriamo dobbiamo tener conto che questa fiducia cieca, possa essere tradita.
Nonostantete ciò non possiamo che ritentare.
Essere indipendenti, autonomi, vuol dire essere capaci di fare quel salto, anche se altri salti, sono stati dei capitomboli.
Tutti abbiamo bisogno di qualcuno. Nelle relazioni d’amore dipendiamo dall’altro. Ma se questa relazione finisce dobbiamo restare su, per poter ricominciare da soli.
Dovremmo dirlo alle giovani donne e dircelo: le cose potrebbero non andare bene. La fiducia può essere tradita. Gli altri ci deludono e noi possiamo deluderli. In mezzo ci siamo noi. È quel noi… l’unica terra promessa.
E se la nostra vita ci appartiene, allora non dobbiamo stancarci di avere fiducia. Bisogna costruirsi un bel paracadute e ritentare.
In fondo l’amore è una scommessa.
Un salto nel buio.
Possiamo vincere oppure no.
E la fiducia, non è mai una promessa. Ma una possibilità. Una delle tante.
Penny.
Sosdonne.com
Come mi veste bene questo post. Sembra scritto addosso a me. Il ritentare è un discorso a parte
Bisogna avere fiducia. Come un dono da tenere accanto. Una possibilità. Meglio tentare no?
Quante volte ho deluso, quante sono stata delusa. Ma non ho mai chiuso le porte e questa é una cosa che mi piace tanto di me. Sempre pronta a ricominciare, a cercare di capire dove c’è stato l’errore, a ripartire cercando di migliorarmi. Un forte abbraccio ?
È la prima volta che vedo scritto da qualcuno: questo mi piace di me!
È così bello sapere di volersi bene. Almeno un po’. Bacetti tanti. Penny
Ricominciare, ricominciare…alle volte magari potrebbe succedere anche con la stessa persona, ma in modo completamente diverso, ma con le gambe che tremano ancora
Un abbraccio
Alle volte. Ed è una felicità. Penny
Ho ricominciato. …con la stessa persona….Ma è stato un salto nel buio dove sono caduti pure i figli…questo è il mio dolore! Io posso farcela a rialzarmi ma loro non ce la fanno! Una è diventata piena di odio nei miei confronti , ribelle, non studia più e mi dice sempre parole offensive perché da a me sola le colpe. Il dolore è atroce …..
È atroce. Ma tu tieni duro. Non mollare. Capirà. I figli che mettono a dura prova, provocano, accusano con chi sanno di poterlo fare. Tu spiegale che hai cercato di stare bene, che nella vita si sbaglia, ma che il tentativo è quello di essere felici…capiranno.
A volte le madri bisogna odiarle per crescere e separarsi da loro…non la mollare. Chiedono questo…di stare quando danno il peggio.
Se hai bisogno sono qui. Penny