I figli sono delle madri, tranne quando lasciano i loro uomini. Siccome per i benpensanti le donne hanno una “naturale” propensione alla cura, il sistema gliela delega completamente o quasi. Inutile ripetere che i vari governi continuano a sostenere il patriarcato attraverso l’assenza di leggi di protezione del “femminile”. Se non ci sono servizi ( […] Read more…
Avete mai visto davvero una donna?
Conosco una donna che il più delle volte ha paura. Si aggira tra le strade, cammina svelta. A volte porta dei pesi sulla schiena o tra le mani. Ha il viso stanco e gli occhi assonnati. A volte parla ad un figlio, annuisce. Altre da sola, ne scorgo il movimento impercettibile delle labbra. Altre urla […] Read more…
Quell’eccesso di cura che ci fotte e manco si può dire.
Chi di voi segue la pagina Facebook sa che questo week end sono fuggita in montagna sedando i sensi di colpa per aver mollato le mie due figlie e sa che ho preparato per loro una torta di zucca ( sempre per via dei s.d.c) prima di partire. Quando vado in montagna c’è un mercato […] Read more…
La felicità dei figli ruota intorno a quanto sanno farci sentire madri e padri capaci.
Parto dalla bellezza. Una bambina ieri in classe mi ha detto: “Quando entro nel bar sotto la scuola per la merenda il barista tutte le volte dice: com’è carina oggi questa bambina!”. “E tu cosa pensi?” le ho domandato. “La prima volta ho sorriso ma adesso lo trovo davvero stressante e vorrei dirgli: basta me […] Read more…
La mostra mercato dei figli va per la maggiore. Eppure siamo e sono quello che non si vede.
Per molto tempo mi sono chiesta perché gli altri non avevano attacchi di ansia o di panico. Perché non ero abbastanza sicura da rispondere quando venivo attaccata, perché mi frantumavo ad ogni litigata, perché avevo così paura di perdere gli affetti. Perché le loro relazioni funzionavano e le mie erano un caos cosmico. È stato […] Read more…
Ci vorrebbe una scuola per disimparare.
Ci vorrebbe una scuola per disimparare, una scuola che insegnasse le possibilità. “Non importa sei hai sbagliato. Riprova. Ce la farai”. Una scuola dove gli adulti avessero fiducia dei loro alunni/e, una scuola che riesca ad essere più forte dell’ indifferenza, degli schermi e della noia. Ci vorrebbe una scuola per disimparare la competizione, il […] Read more…