La felicità è fugace ed effimera. A volte si sottrae alla vista, e ci volta le spalle.

Appena pensiamo di averla afferrata, scivola via.

Si maschera bene, é brava a ingannarci.

Ci sembra che risieda nell’animo di chi amiamo, ma non è così. Si è solo posata e chissà per quanto tempo.

Non si trova all’ombra di un albero nè dentro alle cose facili.

È bastarda. Se la ride mentre crolliamo. Sa che é quello il momento di calcare la scena.

La cerchiamo in vendita in qualche negozio invece ce l’abbiamo addosso. Solo che non la vediamo.

Non ci basta mai. Dovrebbe essere inesauribile. Invece finisce.

Ma sa rinnovarsi. Questo sì. Cambia posti e luoghi.

Dobbiamo perseverare se vogliamo acchiapparne un pezzetto.

Abbiamo un unico compito in questa vita. Andarne alla ricerca.

Perché essere felici è una scelta, non un destino. Il destino ci offre solo un ventaglio di possibilità.

Il segreto? Non smettere di cercarla e continuare a giocare con lei. Prima o poi si dá per vinta e allora tutto ricomincia.

Perché la felicitá non sta nella felicitá ma nella strada per arrivarci.

 

 

2 comments on “Quando la felicitá gioca a nascondino.”

  1. In Magari domani resto di Lorenzo Marone:
    “La felicità è silenziosa, Luce, ricordalo. Se fai troppo casino, lei ti passa sulla testa e nemmeno la senti.”

    • Ho letto un suo libro. Non so se la mia felicità è silenziosa, a volte, fa baccano per farsi sentire, però Lorenzo Marone ha ragione: dobbiamo stare attenti e coglierla. Grazie Maria. Un abbraccio Penny

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